Polonia invoca articolo 4 NATO - Russia nega e accusa fake news

upday.com 4 godzin temu
Una coppia polacca davanti alla loro casa danneggiata dai detriti di un drone russo abbattuto nel villaggio di Wyryki-Wola, Polonia orientale (Immagine simbolica) (Photo by WOJTEK RADWANSKI/AFP via Getty Images) Getty Images

I droni russi hanno violato lo spazio aereo polacco nella notte tra il 9 e il 10 settembre 2025, spingendo Varsavia a invocare l'articolo 4 del Trattato NATO. L'incidente rappresenta una delle incursioni più gravi dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Il presidente Mattarella ha definito l'episodio «gravissimo» durante la sua visita in Slovenia, secondo Il Fatto Quotidiano.

L'articolo 4 NATO stabilisce il principio della consultazione tra alleati quando un membro si sente minacciato. Diversamente dall'articolo 5 che prevede la difesa collettiva automatica, l'articolo 4 riguarda consultazione e coordinamento politico-diplomatico. La Polonia aveva già invocato questo articolo il 24 febbraio 2022 all'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina.

Escalation delle violazioni aeree

Gli «sconfinamenti» russi non sono nuovi: il 4 settembre due droni sono entrati nello spazio aereo polacco, l'8 settembre un drone con scritte in cirillico si è schiantato al confine bielorusso. Nella notte dell'8-9 settembre, fino a otto droni hanno penetrato lo spazio aereo polacco vicino Zamość. Le autorità hanno elevato l'allerta radar e chiuso temporaneamente gli aeroporti di Varsavia, Rzeszów e Lublino.

La Russia ha negato di aver preso di mira intenzionalmente il territorio polacco ed espresso disponibilità per consultazioni, come riporta La Stampa. La propaganda russa sostiene che l'incidente sia «fake news» o un'operazione sotto falsa bandiera ucraina, secondo la stessa fonte. Polonia, Romania, Ungheria e Croazia hanno subito numerose violazioni aeree russe dal febbraio 2022.

La Polonia si conferma perno geopolitico dell'asse nord-orientale europeo, dove si concentra la maggiore consapevolezza sulla minaccia russa. Il paese spende la percentuale più alta del PIL per la difesa tra tutti i membri NATO, superando persino gli Stati Uniti. Con l'adesione di Svezia e Finlandia all'Alleanza Atlantica, Varsavia è diventata centrale nella nuova architettura di sicurezza europea.

Trump e la guerra economica

L'amministrazione Trump ha chiesto all'Unione Europea di imporre dazi fino al 100% su India e Cina per punire i loro acquisti di energia fossile da Mosca. La richiesta è arrivata durante una riunione tra funzionari statunitensi ed europei a Washington per discutere come aumentare il costo economico della guerra per Mosca. Una mossa così drastica potrebbe violare il fragile consenso costruito nei vari incontri diplomatici e provocare reazioni cinesi.

Il parallelo storico con il 1914 preoccupa gli analisti, secondo Il Fatto Quotidiano, per i rischi di escalation incontrollata. La tensione crescente non lascia indifferente Trump, i cui toni verso Mosca si stanno inasprendo anche per l'influenza del segretario di Stato Marco Rubio.

Il riarmo europeo come necessità

La Commissione UE ha fissato l'obiettivo ambizioso di raggiungere il 5% del PIL per la difesa entro il 2035. Significa più che triplicare la spesa attuale fino a superare i 1.100 miliardi di euro. La spesa europea oggi è circa 350 miliardi, pari all'1,9% del PIL, il 44% in meno rispetto agli USA.

Nel quinquennio 2019-2023 il settore difesa ha registrato una crescita del fatturato del 7,4% annuo, contro il 5% del PIL UE. L'occupazione ha segnato un +7,2% all'anno, dimostrando che la difesa non è solo una spesa ma un motore di crescita e innovazione. In Italia l'industria della difesa ha generato 22 miliardi di fatturato diretto nel 2024, con 62mila occupati diretti.

Fonti utilizzate: "Corriere", "Il Fatto Quotidiano", "La Stampa"

Nota: Questo articolo è stato modificato con l'aiuto dell'Intelligenza Artificiale.

Idź do oryginalnego materiału